TENDINOPATIA DELL'ESTENSORE LUNGO DEL POLLICE

 

La tendinopatia dell’estensore lungo del pollice è una condizione di non frequente riscontro, ma richiede una diagnosi precoce e un trattamento chirurgico altrettanto precoce per prevenire la rottura del tendine. Tale complicanza è frequente mentre si osserva molto raramente nelle altre tendinopatie del polso. L’esordio è sempre accompagnato da dolore e dolorabilità, tumefazione e spesso crepitio sul dorso all’estremità distale del radio in corrispondenza del Tubercolo di Lister, attorno al quale il tendine dell’ estensore lungo del pollice cambia direzione per andare ad inserirsi sul pollice (Figura). La flessione attiva e passiva a livello dell’interfalangea del pollice normalmente scatena dolore in corrispondenza del tubercolo di Lister, e spesso viene avvertito uno scatto. Il tendine possiede una guaina sinoviale indipendente al di sotto del retinacolo degli estensori che può essere compromessa da un trauma contusivo o da una frattura. Si è osservata un’associazione delle rotture con fratture almeno inizialmente scomposte del radio distale.

 
 

La tendenza di questo tendine alla rottura in determinate circostanze sembra essere secondaria a fattori ischemici locali prodotti da un aumento della pressione all’interno del canale osteofibroso che è relativamente poco distensibile. Alcuni studi microvascolari hanno dimostrato una zona di spartiacque in prossimità del tubercolo di Lister dove il tendine appare interamente dipendente dal fluido sinoviale per il suo nutrimento. Il tendine, inoltre, in questa zona è estremamente a rischio in caso di osteosintesi per via volare nelle fratture del radio distale, in quanto viti che oltrepassano la superficie corticale dorsale ne possono determinare la rottura. Nei casi in cui sia diagnosticata una tendinopatia dell’ELP, è consigliabile il trattamento chirurgico per impedire la rottura sottocutanea del tendine. Il tendine viene esposto con un’incisione dorsale di circa 2 cm centrata sul tubercolo di Lister. Un’accurata dissezione è fondamentale per prevenire danni iatrogeni a piccoli rami sensitivi del nervo radiale. Una volta identificato il terzo compartimento dorsale si procede alla sua incisione ed esplorazione. Quindi il tendine dell’ELP viene sollevato dalla sua sede anatomica e trasposto radialmente (Figura). Eventuali osteofiti presenti nel terzo compartimento verranno rimossi e il compartimento chiuso per prevenire il ritorno del tendine nella sua sede originaria. È sufficiente una sutura intradermica senza immobilizzazione post-operatoria. Può essere intrapresa da subito la mobilizzazione sia della mano che del polso, compatibilmente con la sintomatologia dolorosa.