MALATTIA di De Quervain

 

La malattia di De Quervain o tenosinovite stenosante del primo compartimento dorsale del carpo è probabilmente la più nota e frequente tendinopatia del polso. Colpisce prevalentemente le femmine rispetto ai maschi, con un rapporto di 6:1. Caratteristica comune alle tendinopatie è il dolore e l’impotenza funzionale riferite nel caso specifico a livello del margine radiale del polso e della mano. Lo sviluppo di questa tendinopatia è fortemente correlato da un eccessivo utilizzo del polso e del pollice come in alcuni sport (sci, tennis, ecc.) o in alcune attività manuali (strizzare vestiti, martellare, sollevare oggetti pesanti, ecc.). Questa condizione costituisce la terza più segnalata tendinopatia degli arti superiori nei lavoratori, spesso associata al diabete e all’artrite reumatoide. I tendini interessati sono quelli ospitati nel primo compartimento degli estensori ovvero l’abduttore lungo del pollice, costituito da più fasci tendinei (fino a 6) e l’estensore breve del pollice (Figura). Spesso il primo compartimento è diviso da un setto fibroso in due sotto-compartimenti, per cui i tendini dei due muscoli decorrono in un canale autonomo. L’esame clinico è sufficiente per formulare diagnosi di malattia.

 
 
 

All’ispezione del polso si può osservare una tumefazione in corrispondenza della stiloide radiale e in alcuni casi è possibile osservare o palpare una formazione cistica in corrispondenza del primo compartimento. Le manovre semiologiche prevedono il test di Finkelstein (portare il polso in deviazione ulnare mantenendo il pollice addotto nel palmo della mano), e la manovra di Brunelli (abdurre il pollice mentre il polso viene trattenuto in deviazione radiale), che è considerata patognomonica della malattia di De Quervain. Entrambi i test in caso di positività scatenano dolore in corrispondenza del primo compartimento. La terapia, almeno nelle fasi iniziali, è conservativa e prevede l’utilizzo di farmaci anti-infiammatori e immobilizzazione del pollice (Figura).

Nei casi resistenti alla terapia farmacologica è possibile tentare la terapia infiltrativa con cortisonici che può dare buoni risultati anche se non sempre definitivi. L’infiltrazione viene eseguita inserendo l’ago perpendicolarmente alla cute in corrispondenza del primo compartimento attraversando i tendini fino al raggiungimento del piano osseo. L’iniezione del cortisonico deve essere costantemente monitorizzata con l’altra mano sentendolo scorrere lungo il tendine. Un’eccessiva resistenza all’infiltrazione può essere indicativa di un errato posizionamento dell’ago all’interno del tendine. Nei casi resistenti alle terapie conservative l’intervento chirurgico spesso rappresenta la soluzione al problema. L’obiettivo dell’intervento chirurgico è quello di liberare i tendini del primo compartimento coinvolti dalla stenosi canalicolare. L’intervento nella maggior parte dei casi viene eseguito con un’incisione chirurgica nella sede del primo compartimento, ma alcuni Autori giapponesi hanno descritto la tenolisi per via endoscopica limitando la procedura alla liberazione isolata dell’EBP attribuendo solo a questo tendine la causa della sintomatologia della malattia di De Quervain. L’intervento chirurgico viene eseguito previa iniezione di anestetico locale a livello del primo compartimento. L’applicazione del tourniquet consente di identificare in maniera semplice e chiara il ramo sensitivo del nervo radiale che deve essere assolutamente riconosciuto e protetto per prevenire lesioni iatrogene ed eccessivi stiramenti con conseguenti ipo-anestesie e neuromi dolorosi. L’incisione a livello del primo compartimento viene eseguita spesso longitudinali, talvolta trasversali. Raggiunto il primo compartimento si seziona il tetto del canale osteofibroso liberando i tendini interessati dalla stenosi. Nei casi in cui sia presente un setto all’interno del primo compartimento, anche questo deve essere sezionato per evitare la persistenza o la recidiva della sintomatologia dolorosa. Dopo l’intervento chirurgico il paziente va stimolato alla mobilizzazione del pollice.